La Biorivitalizzazione trova applicazione clinica nel trattamento dei segni dell’invecchiamento cutaneo crono e foto indotto, quali le rughe del volto, del collo, delle mani, del decoltè, delle braccia, dell’interno coscia, dell’addome e dei seni, il rilassamento cutaneo, la forte disidratazione e nel trattamento delle alterazioni del microcircolo della pelle, che si manifestano nel volto col fenomeno della couperose.

Essa consiste nell’iniettare dei farmaci nel derma (quindi sotto la pelle) mediante aghi sottilissimi e praticamente atraumatici.

Nel trattamento delle rughe, segni di invecchiamento cutaneo, le sostanze iniettete sono tali da stimolare la produzione in loco di collagene ed elastina, mentre nel trattamento della couperose i principi attivi iniettati agiscono sul tono del vaso e sulla matrice extracellulare, al fine di migliorare il microcircolo.

Ultimamente associata ai peeling e alla microdermoabrasione, la Biorivitalizzazione si è dimostrata molto valida nel trattamento delle striae rubrae (smagliature rosse), un po’ meno nelle striae albae (smagliature bianche).

Il basso costo e la non traumatica esecuzione della biostimolazione intradermica, associato a risultati estetici evidenti, ha portato a un grande successo della stessa.

Attualmente il dott. Fracasso è impegnato in una ricerca sulla Biorivitalizzazione che mira ad isolare dal sangue i fattori di crescita, i quali vengono successivamente reiniettati nel paziente, che diventa così allo stesso tempo donatore e accettore. Il fine di questa ricerca è riuscire a ricreare nel paziente la possibilità di sintetizzare collagene ed elastina, le due proteine la cui carenza ha manifestazione clinica nella ruga cutanea, in modo autologo ed in quantità rilevanti.